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con te, altrimenti non posso

La realtà che vedo

mi disturba

incerto devo scegliere:

fuggirla, combatterla.

Mi annullo oppure altro essendo

su di lei prevarrò.

Cristo! Nulla conosco

e tutto è duro, ostile

e scuro.

Con la mente mi libro e volo

sulla realtà

ora vicina ora lontana

ma sempre in me.

Dolente allora ora la riconosco

e vedo luce nel buio,

acqua sulle rocce,

e te che mi vuoi accogliente.

Come preghiera trasformi

le fatiche della mia anima

nella gioia puerile

di quando lei appariva.

La realtà tace,

la quiete ribolle

e insieme facciamo luminosi

i luoghi che ci vedono passare

mano nella mano.

 
 
 

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