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L'OSSICINO

Da sempre così

inconsapevole perciò

libero

la vita affronti

sentendo

cuore e cervello

polso e polmoni.

In armonia e senza sfida

fai parte del Tutto

che in te rispecchi.

L'ossicino fragile

e trascurato

si spostò

colpevole solo dei suoi limiti

umani essendo

e del Tutto.

Incerto diventa il cammino,

fermo il silenzio non senti.

Il polso corre,

i polmoni affannati,

il cuore fibrilla,

il cervello in ansia traballa.

Nulla come prima,

il Tutto vedi interrotto:

là senza di te

qua senza quello.

Ma tutto procede

flebile sentendo

la vita prima piena,

non più libero,

amaro

il distacco arriva.

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