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Come un gabbiano di città

Muoio un pò

per poter lavorare;

perchè giustizia è processo.


Vivo nel disservizio, nell'arretrato,

perchè giustizia è processo,

perchè giustizia è latrato.


Vivo della superficialità

di uno sbaglio

distatto o sbagliato,

non saprei;

perchè giustizia è processo,

perchè giustizia è latrato.


Vivo della fatica

della quotidianità,

lasciando fuori la mia valigia,

la mia identità.


Lavoro per il giusto giudizio,

perchè giustizia è processo:

ma giustizia è latrato

per chi ci lavora,

per chi ci ha lavorato.


Sorride il salvo

per il mancato adempimento.

Incerto resto,

inconsapevole a volte

di ciò che importante è,

o sarebbe stato.


perchè giustizia è processo,

perchè giustizia è latrato.


Sono giudice senza ruolo,

Boia senza ceppo.


Libertà volendo

e volendo scappare:

sono gabbiano di città

la cui libertà resta

rovistare

in tutto quello

che non va.


con dedica a tutti noi invisibili

"cancellieri" e amministrativi


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