DISSONANZE
- Natalino
- 11 mar
- Tempo di lettura: 1 min
Sguardi che s'incrociano
non vedono la stessa cosa;
spesso in posa e vociano.
Senza dolo
a volte non c'è scambio;
senza senso l'incontro
senza senso l'idea
se qualcuno offre sè
solo a sè presente come esempio.
L'occhio sente e vede
perdendo il suo, riflesso;
nella mischia ognuno
ad osservare,
ma per l'altro ognuno
restando panorama
che non può modificare.
Qualcuno così,
capiterà sperimentare,
immerso è nel Tutto
senza dentro lasciar seme
fuggendo leggero,
barattolo al vento,
suono di latta,
senza esser vitale.
Con tristezza penso a quel sasso
che invece goccia a goccia
non rimane tale e quale.
Amare,
al verso,
senza pensare perso.
per tutti coloro per i quali non solo l'assenza, ma anche l'intermittenza ed il singhiozzo, si avverte. Perchè ineluttabile è sentita la necessità della sintonia della frequenza.
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