Strascini,
lungo il tragitto,
come goccia
lungo il sasso
inerte mossa,
senza vera meta
come nella vita.
Scorgo lo sguardo
dritto per dritto,
distratto,
rumore chiuso dentro
come fossi matto.
Per i più sordo,
perchè non amato
perchè stonato,
come strumento
senza accordo,
abbandonato.
Non esiste sbaglio
scambiando il giusto
per abbaglio.
Nulla può esser male
non conoscendo il bene,
solo il meglio
dovendo volere.
Curioso
arresto il passo;
tu senti infranto
il tuo vagare assorto.
Ora sconnesso,
nell'incerto perso,
Paura frena
poi tutto scema
Ma prima colgo
sfuggente sul viso
veloce sorriso
Per un attimo accolto
rivolgi il tuo volto;
con orgoglio
quel calore ricambio:
mite scrigno
ti somiglio;
anch'io
cercavo un appiglio ...
ne avevo bisogno.
per tutti quelli che ogni tanto pensano " anch'io servirò a qualcosa"
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